Casa "Dolce" Casa

Alla fine erano fuggiti. Ma che fine avevano fatto Anaryel, V e quell'altro di cui non ricordava il nome?
Erano scappati insieme ad Arget e Spettro, seguendo quello schifoso bastardo che aveva comprato le loro anime. Ma ora?
Nel caos della fuga si dovevano essere staccati da loro e avevano preso una direzione diversa.
Poco male. Ora erano solo loro due e potevano muoversi come volevano. Peccato aver perso due validi alleati.
Gabriel invece che fine aveva fatto? Era nella piazza con loro, ma lo aveva perso di vista dopo aver assalito per l'ennesima volta il bardo alchimista.
Da quanto aveva capito le guardie avevano irrotto e li avevano presi.
Forse sarebbero riusciti a uscire... forse.

Arget sperò con tutta l'anima che tutti si fossero messi in salvo come loro due, in un modo o nell'altro.

Finalmente erano nella foresta. Al sicuro.
Avrebbero dovuto evitare accuratamente la taverna del "viscido" e dirigersi dritti come fusi alle loro vecchie abitazioni.

-Spettro...- Attese che questo si voltasse.
-Cosa faremo adesso?-
Intanto i loro passi felpati si perdevano nel silenzio della notte. Sempre con l'orecchio e l'occhio vigile. Erano a casa, ma la loro casa poteva anche essere chiamata Tomba.

Spettro era, per quanto lo si potesse vedere, euforico...ma in quella euforicità per la riuscita della giornata era particolarmente attento hai dettagli di ogni piccolo movimento suo del compagno e del mondo che lo circondava, aguzzando l'orecchio e la vista anche per una singola foglia che cadeva da un albero scrutandolo dalla cima fino alla base. Ma d'altronde come si poteva vedere qualcosa di lui, coperto com'era?
Il sangue delle troppe vittime fatte durante la serata bagnava ancora la sua lama.
Ma almeno loro erano salvi. La sorte degli altri? Impossibile stabilirla.
Alla domanda di Arget, Spettro lo guardò per un'istante, per poi continuare.
-Non sò. Se vuoi andare a salvare Gabriel... Valek... Anaryel... fà pure. Ma sappi che sarà un'impresa inutile-
Disse, tastando il terreno in cerca di tracce recenti che potessero indicare il passaggio di qualcuno.
Le voci di un "qualcosa" in movimento si erano sparse in fretta e lui non voleva constatarle di persona.
-Possiamo aspettare...ricorda che anche ciò che non sembra calcolato può avere un progetto dietro e sai che per come sono fatto non mi muovo se non sono certo della mia mossa e delle conseguenze che possa avere...-

Spettro aveva l'innaturale capacità di capirlo al volo senza nemmeno che lui volesse effettivamente dirgli qualcosa.
-Vorresti lasciarli in mano di quel tizio? Equivarrebbe a lasciarli morire. Dannazione Spettro, hanno levato loro l'anima... lo hanno fatto anche a noi. Ed è solo grazie alla rapidità delle nostre mani se siamo ancora tutti d'un pezzo-
Rabbrividì al ricordo della sua anima che gli usciva dalla bocca per andarsi a infilare in una dannata fialetta.
Ma il ricordo della sua lama che tagliava la gola della sua carceriera compensava il tutto.
-Aspettare? Aspettare cosa? Che le guardie di Zeldaf arrivino in massa qui o che quei dannati mostri verdi ci vengano a prendere? Hestar per il momento può essere solo un punto di passaggio. Io e te non siamo i benvenuti da nessuna parte.-
Prese una pausa per pensare al dafarsi.
-Tornare a Zeldaf? Impossibile, sarebbe come buttarsi direttamente tra le mani di Giustin...-
Ecco l'idea.
-Giustiniano... era questo il nome, vero?-
Un sorriso veramente poco rassicurante si era disegnato sul suo volto.
Per fortuna questo era coperto.

-No, non voglio lasciarli..anche se non penso ci voglia molto prima che risolvano i loro problemi dasoli in qualche modo...penso che sarebbe meglio calcolare tutte le possibilità prima di buttarci in un'impresa dei questo tipo...sarà meglio cacolare e valutare tutte le possibili opzioni che il fato ci presenterà.-
Guardò per un'istante Arget.
-Da quando ti interessa della sorte altrui Arget? accennandosi poi in una piccola risata poiché vedeva in questa impresa una valida prova per sestesso e per la sua sete di sangue...già immaginava il sangue colare dalle sue lame spallato dal suo compagno...le vite salvate degli alleati era in secondo piano...-.

Poi Arget accennò a Giustiniano.
Non si ricordava effettivamente se il nome era quello. Ma il concetto gli era arrivato chiaro e tondo.
-Se questo è il tuo piano vediamo di valutarlo e se verrà promosso di calcolare le nostre mosse e pianificarle...poi potremmo raccogliere informazioni...Giustiniano sarà tornato? Quelli che hanno irrotto nella piazza erano le sue guardie, ma non abbiamo garanzie che sia tornato effettivamente. Dovremmo senza dubbio prima informarci.-
Si rese conto di quello che aveva appena detto e si concesse una risata.
-Ovviamente siamo a Hestar... qui possiamo scoprire tutto su tutti...-
Tornò serio.
-Comunque sia prima valutiamo tutte le possibilità...-

-Non so... sinceramente non so... per stanotte è meglio se ci riposiamo-

-secondo me per quanto riguarda giustiniano, è un affare troppo rischioso per quanto noi 2 insieme potremmo farcela, consiglierei di contattarlo con diversi mezzi, non sò una lettera che lo metta in qualche modo in allarme o gli faccia aprire gli occhi, specificando che questa è una lettera diretta esclusivamente a lui...poi cosiglierei non di salvare V ed Anariel...o meglio di non farlo palesemente esponendoci troppo...ricorda come agiamo e ricorda che non dobbiamo metterli in condizioni troppo rischiose poiché la loro vita dipende da una boccetta...io consiglierei di creare possibilità per loro di poter individuare le boccette e dar loro modo di impossessarsene...il tempo cmq sia non penso sia un fattore che possa incidere molto...abbiamo tutto il tempo che ci serve per mandare la lettera a Giustiniano, siamo nel posto giusto per sapere dove e quando trovare V ed Anariel e abbiamo tutto il tempo per rifornirci di ciò che possa servirci...feci una risatina...non saranno certo i soldi a mancarci...sorrisi e dissi ad Arghet...Se se ne presenterà occasione saremo noi a salvarli, se non sarà così saremo noi a far si che le loro possibilità di salvezza si innalzino smisuratamente...fuoco e sangue scorreranno...saremo solo elmenti di disturbo e stess per quel povero malcapitato che ha comprato le persone sbagliate...accennai dinuovo una risatina. Sempre pensando alle grandi cose che avrebbero potuto fare lui e il suo compagno e a tutto quel chaos che avrebbero potuto crearei...

dopo di che guardai Arghet negli occhi attendendo una sua reazione...

Guardò Spettro e annuì.

-La tua idea mi piace. La lettera sarà la prima cosa che faremo una volta fuori da Hestar.-

Si prese qualche secondo per pensare.

-Averli persi così è stato un errore da dilettanti. Per ritrovarli ci metteremo qualche giorno, ma se facciamo tutto come dobbiamo Anaryel e V saranno salvi.-

-L'unico inconveniente ora è il "come". Hestar ha occhi e orecchie ovunque, ma non potranno dirci tutto.-

Poi però si rese conto di una cosa.

-Il tipo nella piazza ha accennato al fatto che aveva assoldato assassini prima di noi quindi sicuramente qualcuno di questi saprà chi è e dove si starà dirigendo. Spero solo che il "cameratismo" di Hestar possa aiutare. Oppure si ricorrerà ai nostri metodi...-

-Per il resto. Appena sapremo dove si stanno dirigendo li raggiungeremo e vedremo di aiutarli. Prima dobbiamo individuare le loro anime però.. non metterei a rischio la vita della sicaria e del guerriero inutilmente. Potranno esserci utili in futuro-

Poi aggiunse
-Gabriel invece? Lo lasciamo marcire ini galera?-

Una breve risata si avverte dall'albero vicino ai due...
< Giustiniano è stato catturato a Huldar! >

Pronuncia con voce squillante la voce femminile che subito dopo scende dall'albero armata e punta le due spade alla gola dei due uomini..Vestita con abiti maschili dai colori verdognoli, perfetti per mimetizzarsi sulle fronde degli alberi di Hestar, i capelli legati in modo semplice e il viso pulito non sembrerebbe così minacciosa...eppure...

< Non ho intenzione di spargere sangue...ma non ho potuto fare a meno di sentire i vostri discorsi.. >

Rimane un attimo in silenzio per fissare i due...

< Io ho bisogno di aiuto....e voi avete bisogno di informazioni! Popongo uno scambio! >

Arget Non fece in tempo ad ottenere una risposta da Spettro che sentì la voce femminile da qualche parte sopra di loro.
Aveva usato lo stesso trucchetto che lui e il suo compagno avevano usato qualche tempo prima contro Nightingale, Senner e Litha.
Non si scompose. Sapeva che se li avesse voluti morti non si sarebbe palesata, non in quel modo.
Tuttavia Arget serrò la mano intorno alla lama celata, in modo da renderla invisibile ma pronta all'uso.
-Interessante...- disse spostando giusto un po' il collo dalla portata della lama della ragazza.
-Bene, in cosa potresti aiutarci?-
Si diede un buffetto sulla testa con la mano destra, fingendo una faccia stupida.
-Prima di tutto, noi siamo Arget e Spettro di Hestar... tu saresti?-

Spettro stava per rispondere ad Arget quando la ragazza piombò tra di loro come un fulmine a ciel sereno.
Si diede dello stupido... non avevano controllato in alto. Ma ormai il danno era fatto e dovevano stare al gioco della ragazza.
Arget fece le presentazioni per entrambi e quando venne fatto il suo nome chinò leggermente la testa.
Anche lui, come Arget aveva nascosto prontamente la lama con la mano.
Non aveva armi con se. Neanche Arget a quanto pareva. Erano in netto svantaggio.
Assecondò la domanda di Arget aggiungendone un'altra.
-...E come potrebbero esserti utili due come noi?-

Gli occhi verdi di lei, fermi e segnati dalle tante crudeltà viste e dai molti giorni di mancato riposo, si strinsero a fissare i due per un attimo..

< Mi chiamo Olympia e... >

Non finisce la frase che un ruggito improvviso la interrompe e la fà scattare immediatamente!
Veloce come il vento riporta le due spade nei foderi a croce messi sulla schiena e sfodera due pugnali dalla lama color verde...decisamente avvelenata...

La bestia si avvicina rivelandosi un licantropo, lei lancia abilmente i due pugnali che si conficcano nella gola dell'animale che immediatamente cade a terra...
Il licantropo dopo aver spirato diventa roccia e con sè anche i pugnali sono inutilizzabili...

< Hestar non è più posto sicuro... seguitemi se volete salvarvi e potremmo portare avanti le nostra conversazione... dovete fidarmi di me! >

Con agilità comincia a correre veloce schivando alberi e cespugli con l'abilità di un felino senza voltarsi a guardare la scelta dei due ragazzi...

Spettro rimase a fissare i due pugnali conficcati nel corpo pietrificato del mostro per qualche istante, ascoltando nonostante tutto ciò che aveva detto la donna.
Diede un'occhiata ad Arget e cominciò a correre dietro a Olympia.
Spettro era però molto cauto e si sarebbe aspettato qualsiasi tipo di imboscata o trappola persino anche dopo il primo passo.
Mano pronta a scattare sul pugnale.
La fiducia di Spettro era stata guadagnata solo da Arget, il resto era pura finzione...

Arget era rimasto di pietra nel vedere la prontezza della ragazza.
Da quando mostri del genere giravano per Hestar? Anzi... da quando Lium e mostri di dubbia natura si palesavano a quel modo? Qualcosa stava cambiando? Decisamente si.
Si mise al passo con Spettro e Olympia, chiudendo la fila.
-Olympia- disse ad un tono abbastanza alto da farsi sentire ma non da essere scoperti nella notte.
-Cos'è successo nella foresta? Cos'era quel mostro?-
Che fosse successo qualcosa nella foresta durante la loro assenza?

Non rispose ad Arget per non sprecare fiato.. presto un'orda di licantropi li avrebbe raggiunti se avessero perso velocità, infatti da lontano sono udibili ringhi e ululati decisamente rabbiosi per la morte del compagno ormai pietrificato..

Ad un tratto, all'arrivo di un'immensa quercia, la ragazza si ferma e riprende un attimo fiato. Con la coda dell'occhio vede i due che la stanno seguendo a breve distanza da lei e fà lro un cenno di assenso...

< Fermatevi li per un secondo >

Ordina ai due senza essere sgarbata, ma semplicemente per non perdere tempo..i licantropi erano vicini!

Poggia le mani sul tronco dell'albero, chiude gli occhi...

< Altarius! >

Pronuncia ad alta voce...

Un tremolio comincia ad espandersi dall'albero che apre dal suo immenso tronco una porticina...

< Veloci...o ci prenderanno! Entrate! >

Si rivolge ad Arget e Spettro mentre si abbassa ed entra nell'albero!

Quella ragazza era decisamente fuori dall'ordinario.
Entrare in quel buco non era proprio ciò che voleva fare, ma data la situazione si impose di farlo. Seguì Olympia nella porticina, guardando prima alle sue spalle e cercando il consenso di Spettro.
Senza attendere troppo si infilò dentro, tendendo la lama nascosta davanti a lui in attesa di qualsivoglia attacco.
Olympia aveva avuto modo di ucciderli più di una volta, ma cosa le girasse in testa era un'incognita.
Tese una mano dietro di se in cerca di Spettro...

Certe cose e certi segreti del bosco di Hestar sfuggivano anche a loro che ci vivevano da una vita intera.
Attese che Arget entrasse, diede un'occhiata alle sue spalle per vedere che non fossero seguiti poi si infilò dentro, battendo la sua mano contro quella di Arget, tesa davanti a lui.
Un modo come un'altro per dire "Ci sono".
Seguì a capo chino la ragazza e il ladro.

Una volta che l'ultimo dei due ragazzi è entrato la porta si chiude alle loro spalle con un tonfo e dall'esterno si possono udire gli artigli dei licantropi che graffiano contro la corteccia e il loro annusare...

La ragazza percorre tutto il corridoio per poi scendere piano in una specie di casa laboratorio...

< Fate attenzione qui a scendere.. > pronuncia allegramente mentre le sue armi pare si dissolvano immediatamente...
La stessa fine faranno le armi dei due non appena metteranno piede in quella casa..

Dal camino un bel fuoco caldo scoppietta mentre dal pentolone bolle uno stufato di carne e patate...

< Avete fame? > chiede cortese

Il ladro è stupito dalla tranquillità che Olympia mostra ai due. Ambigua, decisamente ambigua.
Non può fare a meno di notare le due lame sulla schiena della ragazza che svaniscono e successivamente il peso della sua lama da polso che scompare.
Era disarmato.
"Dannazione" si trovò a pensare Arget.
Segue tuttavia la donna, andando a finire in quella sorta di "salotto".
Alza un sopracciglio alla domanda della donna. Decisamente non conosceva i due fratelli. Nessun cibo, nessuna bevanda, non avrebbero accettato nulla da parte di terzi. Tantomeno da un'abitante di Hestar.
-No grazie abbiamo avuto modo di "rifocillarci" a Zeldaf-
Senza troppi convenevoli prese una sedia e si mise a sedere.
-Ora sarebbe gradito...- lasciò la frase a metà.

-...Che ci dicessi cosa ti serve da noi.- disse Spettro concludendo la frase del ladro.
Anche lui si accomodò da una parte, l'essere privo della lama celata e l'essere disarmato non lo rassicurava neanche un po'.
-Prima di tutto però, dicci cosa sai di Giustiniano e di Dorotea. Quella donna ha fatto mettere all'asta me e altri. non sarà una cosa che le sarà passata liscia anche se è stato divertente sotto un punto di vista...ma il fatto di aver avuto il potere sulla mia vita mi fà venire in mente solo una parola...vendetta-
Disse mentre si sedeva tranquillamente su una sedia accanto ad Arget. Il pensiero di essere trattato come carne da macello lo faceva infuriare.
Già bramava di vedere il sangue di quella donna colare sulla sua lama, già assaporava il momento in cui la lama si conficcava nella sua carne.
-Prego... ti stiamo ascoltando-

Guarda i due con tranquillità e vede i lievi movimenti dei due nel ritrovarsi disarmati.. Lei abita ad Hestar dalla sua nascita...conosceva i trucchetti..

< Questo è un albero del rifugio che due maghi scoprirono anni orsono... è l'albero che ci dona ospitalità rendendoci minuscoli e faendo svanire le nostre armi... per cucinare la carne ho dovuto tagliarla all'esterno.. per cui non mi è concesso usare nemmeno veleni qui...se uccidessi uno di voi l'abero ucciderebbe tutti... >

spiega con tranquillità ai due mentre si versa in una ciotola il cibo fumante e li guarda...

< Posso assaggiare dai vostri piatti se non mi credete...ma peggio per voi...qui staremo bloccati per almeno una settimana, quei licantropi non si toglieranno da fuori l'albero per molto tempo...e lui non ci farà uscire finchè il pericolo non sarà scampato... >

fà spallucce in seguito, si siede e comincia a mangiare..

< Quello che mi avete detto non mi è nuovo.. purtroppo quasi tutti gli abitanti di Hestar sono stati venduti in quel modo e l'altra parte penso sia stata sbranata dai licantropi... Dorotea è la moglie di Giustiniano, decisamente dai gusti molto diversi dal marito così ligio al dovere e alla giustizia... Giustiniano, appena ha saputo della presa di Huldar... siete sicuri di non volerne un pò? >

chiede indicando lo stufato che decisamente ha un bell'aspetto!

Presi la ciotola e mi misi con le spalle attaccate ad una "parete" dove potevo scrutare bene il luogo dove ci trovavamo, in cerca di qualcosa di utile che potesse essere usata come arma in caso fosse servita per difendersi, e in cerca di ipotetiche trappole o quasiasi cosa potesse tornare utile in futuro...non cominciai a mangiare anzi mi assicurai che il cibo nella ciotola non fosse avvelenato, come dire...non si sà mai...se il cibo mi fosse risultato buono avrei mangiato poco e solamente per fare un test...se non ci fossero state conseguenze allora avrei continuato a mangiare...forse freddo ma almeno sicuro...-scusami Olympia...non ci sarebbe un modo di anticipare questa settimana?...non possiamo comunicare con il mondo esterno in qualche maniera?...non ci chiedi nulla in cambio per questa cortese ospitalità?. quest'ultima domanda la feci guardandola negli occhi cercando un qualsiasi segno di riscontro su la risposta che mi avrebbe dato...non mi fidavo intanto già stavo pensado di dire ad Arget che la situazione non mi piaceva...in caso avremmo dormito a turni o la avremmo legata...noi non conosciamo questo posto e non conosciamo lei come possiamo fidarci...

Arget dal canto suo era rimasto stranamente tranquillo. Si alzò e andò a servirsi da mangiare.
-Olympia ha ragione, Spettro. Non so quanto sia vero il fatto che non possiamo uscire da qui, ma quel branco di licantropi io non voglio affrontarlo. Che sia ora o fra un settimana...-
Dopo essersi riempito una ciotola si rimise a sedere, sentendo il profumo del cibo.
Volgendo lo sguardo prima a Spettro poi a Olympia, Arget aggiunse:
-Abbiamo il tempo per prepararci a qualsiasi evenienza. Le nostre possibilità d'ora in poi sono infinite. Dobbiamo solo saperle sfruttare.-
Arget poi si soffermò a guardare Olympia.
-In ogni caso... Stavi parlando di Giustiniano e della presa di Huldar... continua perfavore-
Cominciò a mangiare, gettando un'occhiata veloce a Spettro che lasciava intendere molte cose.
Non si fidava... non ancora.
Però avrebbe potuto trarre qualche vantaggio da quella ragazza. Sembrava uno scricciolo, ma forse poteva insegnar loro qualche trucchetto.
L'apparenza ingannava...

Continua a mangiare rimanendo a fissare lievemente divertita i due, infondo anche lei avrebbe reagito così se fosse stata in loro..

< Dunque...ah si... Huldar è stata presa da orchi e goblin... non si vedevano da 300 anni almeno... > si alza con un movimento felino e raggiunge in breve tempo una libreria...comincia a scrutare il colore dei libri fino a che trova quello giusto...lo apre circa a metà fino a raggiungere il capitolo desiderato..

< Guardate.. questo libro è molto antico, l'ho rubato qualche anno fà a Beriles... questi sono gli orchi e sotto ci sono i goblin... io non sapevo nemmeno che si chiamassero così finchè non li ho letti... credo sia una sorta di catalogo delle specie... >

Lo poggia sul tavolo in attesa che i due si decidano a guardare..

< Ok, vi chiedo scusa se vi ho puntato le spade alla gola prima, ma dovevo accertarmi che foste veramente di Hestar... siamo rimasti in pochi... ho cercato nel villaggio degli alberi ma ho trovato solo cadaveri... e comunque.. >

fissa negli occhi Spettro

< ...non tutti gli abitanti di Hestar hanno cattive intenzioni...ve l'ho detto voi aiutate me e io aiuto voi...scambio di favori... i tesori non mi interessano... e ho delle conoscenze a Zeldaf che potrebbero farvi comodo... >

Mette le mani sui fianchi un pò titubante...

< qui dentro non possiamo farci del male...l'albero ci ucciderebbe tutti... per cui dovremmo essere sicuri l'uno degli altri... e poi, l'albero ci lascerà andare a pericolo scampato... su questo non posso intervenire... mi è sembrata l'idea migliore venire qui... >

Arget fa un gesto di stizza con la mano.
-Fa nulla, chiunque si sarebbe comportato a quel modo- disse volgendo lo sguardo altrove.
Prende il libro e lo studia per bene, leggendo tutto quello che può essergli utile.
Poi, senza levare gli occhi dal testo dice:
-Ancora non ci hai detto in cosa potremmo esserti utili, mia cara "collega"- Un mezzo sorrisetto si disegna sul volto del ladro.

OUT GAME:
Sul libro cerco informazioni utili su come abbattere i Lium o su eventuali punti deboli.

Una volta finito di leggere passa il libro a Spettro. Il ladro si alza e si fa un giretto per la stanza.
-Ah! Quasi mi scordavo. Quel trucchetto che hai usato prima con il licantropo... potresti insegnarcelo?-
Rendere di pietra un'avversario non era cosa comune...