EVASIONE IN DUE

Dopo aver camminato per un bel lasso di tempo si vede da lontano una casetta dall'aspetto decisamente carino, con fiori ed erbe aromatiche che profumano l'aria circostante...

< Non è molto grande.. ma non posso permettermi di più.. >

dice a Gabriel con imbarazzo...il solito modo di fare delle donne..

< Stavo pensando... mi avevano dato l'ordine di portare il cibo a due persone...ma c'eri solo tu in cella.. l'altro che fine ha fatto? >

gli chiede un pò preoccupata...

- Wow,bella casetta,piccola,e accogliente! Comunque sicuramente si riferirà al bardo... -

- Uhm,non saprei,l'hanno portato via,stava molto male... -

Dopo vari pensieri:

- Allora,Zeldaf,è semi deserta,il primo ministro con le relative guardie non ci sono. Che cosa pensi che dobbiamo fare Evelin? -

Non sapevo davvero cosa fare,gli altri non so dove sono finiti,e il mio gruppo,se ancora così si può definire,avaranno già preso il vento... Per ora mi limitavo alla dolce visione della ragazza,e alla sua casetta,al caldo...

Fissa il ragazzo per un lungo momento come sovrapensiero per poi rimanere in silenzio e cercare di accendere il fuoco del camino...
< Il tuo compagno di cella... dovresti liberarlo! > gli dice con una piccola nota di rimprovero vedendo che in fondo non gli importava granchè della sua vita...
< Hai aiutato me che sono una sconosciuta e lui lo lasci nelle grinfie delle guardie della prigione.. è un pò...> alza lo sguardo verso di lui < da vigliacchi...ecco.. >
Finalmente il fuoco riprende a scoppiettare e lei approfitta per mettere nel pentolone un pò di acqua e verdure per fare uno stufato, in seguito si appresta ad andare nella sua stanza per togliersi i vestiti stracciati e cambiarli...
< Ritorno subito.. > pronuncia un pò incupita.. aveva appena semi ucciso una persona o qualsiasi cosa si possa definire un beastman.. di certo non si sente bene visto che è la prima volta..
Dalla stanza si può sentire il rumore dell'armadio che si apre cigolando...

- Bè,io ti ho aiutato perchè hai saputo essere gentile e carina con me,ed io ho ricambiato a mia volta. Chi si dimostra meno nobile di ricevere la mia gentilezza,non credo che si meriti la mia attenzione. Quel bardo è sempre stato un tipo strano,e un pò di tempo fa,ci stava causando anche qualche problema a me,e ad altra gente,stavamo rischiando la morte,in una taverna ad hestar. Quindi,che rimanga in cella... -

- Ormai mi stavo affezionando sempre di più a quella ragazza,è tutto così strano. Voglio insegnargli qualcosa. Davanti alla guardia,sembrava inerme... HO TROVATO! Le insegnerò un pò delle arti del combattimento,almeno,se capiterà qualcosa in futuro,saprà quanto meno difendersi un minimo... -

Riflettei sui miei pensieri,e poi,chiesi alla ragazza ciò che avevo in mente...

- Evelin,vorrei proporti una cosa. Dato quello che è successo nella prigione,ti va se.... Ti va se io... Ti va se ti insegno qualcosa di autodifesa e di combattimento? Non vorrei che ti succedesse altro in futuro... -

Queste ultime parole mi uscivano con un tono molto imbarazzato...

Sbuca dalla camera lavata con indosso una casacca verde contornata da un semplice bustino morbido nero, delle buffe calze a righine bianche e nere e stivali dello stesso colore della casacca; I capelli sono raccolti in una cosa alta che fà riscendere i boccoli... in mano la casacca e la cintura di Gabriel che subito gli porge guardandolo negli occhi in uno sgardo penetrante di rionoscenza..

< Se è così...allora che ci rimanga... mio padre mi ha insegnato bene la gentilezza e la cortesia, era contrario alle armi... >
spiega mentre si guarda a uno specchio posto nella stanza e si mette un unguento nella parte tumefatta della faccia, decisamente dal colore violaceo gemendo un pò per il dolore...

Alla proposta di lui lo guarda < Non sarebbe una cattiva idea...ma sono una frana con i coltelli da cucina... non vorrei farti perdere tempo.. >

pronuncia a sua volta imbarazzata dal dovere ammettere di essere un pò goffa..

- Tranquilla,non mi fai perdere tempo. E poi,voglio che ti impari a difenderti,io presto dovrò ripartire alla ricerca dei miei compagni. Dai su,cominciamo,mettiti in abiti comodi. -

Nel frattempo,cerco dalla cucina il coltello più adatto alla nostra situazione,nè troppo grande,nè troppo piccolo. Una volta trovato,andai verso Evelin per darglielo.

- Allora,questo fa al caso nostro,tieni. -

Gli porgo il coltello...

Guarda per un attimo il suo abbigliamento e pronuncia < Ma sono in abiti comodi! > gli ribatte perplessa per poi prendere il coltello da cucina in mano...
Rimane ferma impalata in attesa di istruzioni...non sà nemmeno quello che deve fare e fissa Gabriel un pò timorosa...
Nel paese intanto le guardie perquisiscono le case in cerca del fuggitivo e si avvicinano alla casa di Evelin visto che ha mancato di portare il cibo all'altro prigioniero...
La ragazza e Gabriel, totalmente ignari di quanto succede all'esterno, continuano il loro addestramento...

Mi metto dietro di lei,attaccato al suo corpo...

- Allora,questa gamba,mettila un poco più avanti. Gambe mollegiate,devi sentirti leggera con le gambe,e molleggiata! -

Mi abbassao mettendogli le gambe come gli ho detto io,aiutandola. Poi gli metto le mani sul busto e i fianchi:

- Il busto giralo un poco verso destra,così sei pronta a schivare in caso ti arrivi un colpo. Il braccio con il coltello,mettilo esteso,ma l'avambraccio piegato verso di te,così -

E stando sempre dietro di lei,gli indirizzo il braccio nella direzione che gli ho spiegato,e gli metto la schiena dritta in modo da posturarla nella maniera corretta.

- Gambe sempre molleggiate mi raccomando! -

Mi metto davanti a lei impugnando il pugnale.

- Adesso,tu,muovendo solo il busto,schiva i miei colpi. Ti colpirò prima a destra,e poi a sinistra,e man mano che cominci a prendere confidenza,aumenterò la velocità ok? E cerca di guardarmi negli occhi,e anche il coltello... INIZIAMO! -

Molto lentamente comincio a tirargli fendenti come gli avevo appena descritto.

Annuisce alle sue parole cercano di eseguire fisicamente e lasciandosi guidare dalle sue mani che non la mettono in imbarazzo...
Alla fine del tutotial non la si può certo definire una persona molleggiata ma più o meno rilassata si...
Appena Gabriel le si para davanti e comincia con lentezza a tirarle fendenti, lei, dapprima con timore e poi piano piano con maggiore sicurezza comincia a parare bene i colpi...
Ad un tratto una guardia bussa alla porta con forza e la porta si apre rivelando la scena di lei che combatte con lui...
LA ragazza si volta e la guarda < Oh... Barton...salve... > si guarda il coltello e pensa ad una scusa ma la guardia interviene prima < Avete una ferita in viso Evelin...e questo chi è? > lei si umetta in fretta il labbro < Lui...è...il mio insegnate di difesa! > pronuncia seria... < Quando ho dovuto portare il cibo al prigioniero...che poi non c'era in cella perchè mi avevano detto che era stato protato in infermeria... la guardia beastman...quella con la faccia di cinghiale ha tentato di fare cose indicibili alla mia persona...e così l'ho... > deglutisce... < L'ho uccisa per difendermi... > e la guardia alza un sopracciglio vedendo la ragazza, da sempre conosciuta come un animo pacato e dolce con in mano un coltello da cucina... < E lui? da dove viene? > chiede la guardia di nuovo ma svelta la ragazza si appresta a rispondere per lui... < E' il figlio di Bergandes... > pronuncia convinta... La guardia allora si illumina a sentire quel nome che era appartenuto a un grande condottiero originario di Zeldaf e di cui non si sapeva più nulla... < Oooh quale onore! Allora tu devi essere... ah si...Neor! Tuo padre era una persona di grande stima! > pronuncia con orgoglio facendogli un saluto degno delle più alte cariche!

- Esatto,sono io. Con chi ho il piacere di parlare? -

Appena la guardia mi saluta,faccio un piccolo inchino. E cerco di essere sciolto e a mio agio,in quella situazione.

- Evelin,riprendiamo fra 5 minuti,sentiamo cosa vogliono queste guardie. -

Mentre parlavo cercavo di essere tranquillo,facendo un piccolo sorriso.

Impercettibilmente fà un lieve respiro di sollievo e sorride a sua volta alla guardia... < Sono il soldato semplice Barton signore e stiamo cercando l'altro prigioniero che è fuggito dalla cella... a questo punto credevamo che la guardia fosse stata uccisa da lui ma a quanto pare..la signorina Evelin l'ha affrontata con estremo coraggio difendendosi.. forse le parole del bardo dicevano il falso... con tutti i problemi che insorgono a Zeldaf nessuno si è premunito di fare un rapporto scritto per cui non sappiamo quanti erano esattament ei prigionieri... > pronuncia la guardia grattandosi il viso in un gesto un pò confuso... < Avete detto un bardo? A Zeldaf come potete rinchiudere un bardo! E' un oltraggio! > pronuncia con decisione la ragazza... La giovane guardia la guarda arrossendo e si mette sull'attenti < Ehm...io eseguo gli ordini Evelin... chiedo scusa se ho interrotto la vostra lezione di difesa... > pronuncia confuso per poi dirigersi di nuovo verso la cella...

Una volta che la guardia se ne era andata,il mio viso era molto più rilassato,e più sereno,a quanto pare,mla copertura aveva funzionato.

- Fortuna che sei intervenuta tu,sono in debito con te,in un grande debito. Oltre all'addestramento,cosa posso fare per te? -

Mi inchino di fronte ad Evelin,in segno di riconoscenza,guardandola sempre negli occhi,in segno di umiltà verso di lei.

- La guardia se ne è andata,ora,aspetto solo una sua risposta,e poi vediamo di continuare l'addestramento,sembra imparare in fretta la ragazza,forse mi sto affezionando un pò troppo,e non so fino a che punto possa essere un bene. Però sta succedendo,forse ora,è meglio pensare al da farsi. Si,forse è meglio... -

Respira di sollievo e si gira verso di lui con espressione seria < Hanno una grande stima di me per questo ho mentito, sapevo che non mi avrebbero fatto domande...ma possono tornare... > pronuncia seriamente preoccupata... < Se scoprissero che ho mentito e che ho aiutato un prigioniero... la pena è molto grave... per cui a questo punto non mi resta che venire con te! > la voce è ben ferma.. < Ti sarò di peso... me ne rendo conto... > pronuncia infine abbassando la testa un pò avvilita mentre si avvia verso un mobile della cucina e comincia a infagottare del cibo per il viaggio...

La fermo per il braccio guardandola molto intensamente negli occhi:

- Evelin,ascoltami,ascoltami bene! Sei sicura di ciò che stai facendo?! Pensaci accuratamente,non voglio che poi te ne dovresti pentire delle tue azioni. A me può far solo piacere che vieni con me,così so che sarai al sicuro con me,però,non voglio constringerti a fare cose che non vuoi... -

Con sguardo un pò timoroso,guardavo la giovane ragazza,ammetto che ero preoccupato per il suo futuro,ma almeno,se fosse stata con me,sarebbe stata quanto meno al sicuro,anche se lontano dalla sua città natale. Intanto mi misi le mie cose,il gilet lungo con la cinta per fermarlo,ed il mantello,e mi riarmai con il pugnale,dato che avevo solo quello...

- Devo ritrovare la mia spada,i quanto meno,un altra spada,avevo bisogno almeno di un altra arma... Forse,potrei chiedere a lei,anche se sapevo che il padre era contro le armi,ma tentar non nuoce... -

- Evelin,ho solo una piccola richiesta per te. SO che tuo padre era contro l'uso delle armi,ma dato che non sono molto armato,ecco,mi chiedevo se... avevi una spada,lungo il cammino dovremmo difenderci... -

La guardai negli occhi in attesa della risposta.

Chiude il fagotto con il cibo e si gira alle parole di lui < Non ho altra scelta... se devo rimanere qui per essere sbattuta il galera a vita...preferisco scappare... imparerò a difendermi lungo la strada non ho molta scelta... non sono portata per questo tipo di viaggi...mi adatterò... > in seguito si dirige verso la sua stanza e rimane a fissarla un attimo come in contemplazione.. < Non ho armi qui... ce le dobbiamo prendere in qualche modo... > si gira poi verso di lui... < Ma esattamente dove stiamo andando? > chiede incuriosita non sapendo quasi nulla di lui se non le sue origini di Zeldaf e poco più... "Speriamo bene " pensa fra sè mentre prepara una specie di borsa per il viaggio con alcuni vestiti più comodi... < Scriverò un messaggio...guadagneremo un pò di tempo! > prende pergamena, penna e calamaio e comincia a scrivere una messaggio...

Un pò incuriosito,si avvicina per leggere ciò che stava scrivendo:

- Che cosa scrivi Evelin? -

- Chissà cosa starà scrivendo... -

Dopo aver radunato le mie cose,decisi la meta del nostro viaggio...

- Comunque ci dirigiremo verso Pyres,li cercheremo una locanda,e ci staremo fin quanto possibile,o per lo meno,finchè non troverò una cosa migliore,io ho 3 monete,per una notte spero ci bastino,quando hai radunato le tue cose,e sei pronta,fammelo sapere... -

Nel frattempo,guardai fuori la finestra,scrutando l'orizzonte,e cominciai a pensare,a cosa mi avrebbe portato questo viaggio...

Finisce di scrivere il messaggio con la sua bella calligrafia ed in seguito alza la testa...
[ MESSAGGIO IC:
MI RITROVO AD INTRAPRENDERE UN VIAGGIO VERSO PYRES, MIA CITTA' NATIA PER PROBLEMI FAMIGLIARI... RITORNERO' PRESTO PER ADEMPIERE AI MIEI DOVERI LAVORATIVI.
EVELIN RAVENWOLF ]
< Pyres non è sicura come destinazione... sono originaria di quella cittadina e mi verrebbero subito a cercare..infatti ho riportato anche nel messaggio che mi dirigo verso la mia città natia... Nel frattempo è più utile pensare a come procurarci gli oggetti che ci servono! > pronuncia con tono organizzativo degno di uno stratega...
Si dirige in seguito verso la camera dove indossa degi abiti diversi, più scialbi e dall'aspetto maschile, composti da una casacca bianca e pantaloni marroni, poi si lega i capelli con una coda bassa... Un mantello marrone sulle spalle e una cintura dello stesso colore come gli stivali...
< Così dovrebbe andare... > pronuncia fra sè e sè infilando nella borsa varie boccette, bende, e il fagotto del cibo...per ultima una mappa di Astartis...
< Porto una mappa... ti ringrazio per aver accettato di portarmi con te! > gli dice con tono dolce e gentile

- Bè,sono io a dover ringraziare te per l'aiuto offertomi! -

Dopo essersi preparato per bene,il pugnale,i vestiti e il resto,guardo la ragazza:

- Se sei pronta,allora,andiamo. E poi,non temere,sarai con me! -

Gli faccio l'occhiolino,ed apro la porta della casa,ed esco.

- Speriamo bene... Speriamo davvero che vada tutto bene! Non voglio rischiare di metterla ulteriolmente nei guai! -

Dopo qualche pensiero,cominciai ad incamminarmi insieme alla ragazza.

Annuisce e rimane in silenzio decisamente pensierosa, mai nella sua vita ha intrapreso una fuga, il massimo del suo viaggio è stato da una cittadina all'altra in tempo di pace solamente per guadagnarsi il pane...
Spegne il fuoco con dell'acqua e fissa la casa che poche ora prima era il suo rifugio, prendo un coltello piccolo e con quello ferma il messaggio sulla porta in legno che viene in seguito chiusa dalla sua chiave...
Si allontana di due passi e si volta di nuovo seguendo Gabriel in una fuga, per ora senza meta...
< Finora dove hai vissuto? > gli chiede con voce bassa mentre infila nel sacchettino della sua cintura, dove vi sono riposte alcune monete in gran segreto, la chiave della sua bella casetta...

Dopo aver riflettuto un pò,decisi di rispondergli:

- Fino ad ora,sono stato nella foresta di Hestar. So che non è il posto migliore che si possa desiderare,ma è quello che fino ad ora ho trovato... Come mai questo interesse? -

Mi girai verso di lei facendole un sorriso dolce ma allo stesso tempo ironico...

La ragazza lo guarda ancora stranita da quegli eventi che l'hanno travolta nel giro di poche ore..
< Forse sono stata scortese a chiederlo..pensavo che tutte le persone che intraprendono un viaggio insieme parlano un pò del passato...questione di fiducia... magari sono un pò ingenua.. ma credo a queste cose! > gli spiega cercando di essere il più chiara possibile...
Bugie dette nella sua vita? Totale 3. Quelle usate per salvare la pelle a Gabriel, colui che subito si è prodigato a darle una mano e che non ha esitato ad uccidere un essere spregevole che voleva impadronirsi di lei! Ammirazione o gratitudine che sia, ora si ritrova in viaggio con uno sconosciuto, troppo letterata per essere una semplice ed umile lavoratrice di basso rango e troppo indifesa per calpestare quelle terre ormai invase dall'oscurità e paura...
Ad un tratto un fruscio interrompe i suoi pensieri e l'istinto le impone di fermarsi...
Il battibecco fra due uomini, in lontananza, ora appare più nitido a livello uditivo e lei rimane ferma fissando Gabriel..
< Andiamo a vedere quanti sono... > pronuncia sottovoce al ragazzo prima di avvicinarsi al luogo dello scambio acceso di opinioni...
Accanto ad un fuoco, nel bel mezzo della notte, due uomini completamente ubriachi ma decisamente ben armati, litigano furiosamente sul fatto che la locandiera di Zeldaf sia più carina della fruttivendola e viceversa...
La ragazza calpesta accidentalmente una radice provocando un leggero rumore... subito si raggomitola a terra cercando di nascondersi in un cespuglio mentre i due, fermando immediatamente il loro litigare, si dirigono proprio nella sua direzione!
Pensa che ti pensa sbuca fuori all'improvviso dal suo nascondiglio e imponendo la mano davanti a sè pronuncia con fermezza :
< Summa rerum ego te invoco: Pilum Suavitas! >
I due rimangono immobili per uno, due, tre secondi aspettando chissà quale diavoleria magica...
All'improvviso un dardo colpisce uno degli uomini che cade a terra svenuto...
Con un rivoletto di sudore sulla fronte, nonostante la gelida aria stagionale, la ragazza rimane ferma, come svuotata, per poi cadere al suolo...

Estraggo il coltello e mi fiondo contro il secondo tizio per ucciderlo.

- Evelin! Resisti,mi occupo del secondo uomo e vengo subito da te!!! Cerca di restare coscente!!! -

Con sguardo assassino,comincio a correre verso il secondo uomo,per ficcargli il coltello alla gola.

La scena sembra quasi a rallentatore...
Il secondo uomo rimane fermo mentre vede la scena del compagno lanciato a 9 metri di distanza da una ragazza che di magia sembrava non saperne nulla, in effetti è così ma per chi conosce solamente l'arte della spada questi sono discorsi inutii, in seguito sposta l'attenzione su Gabriel che si scaraventa in velocità verso di lui...
Sfodera entrambe le sue spade e sferra un attacco veloce e preciso verso il ragazzo..
< Cosa intendi fare ragazzino...hai solamente un coltello > ride e prende in giro Gabriel...
Nel frattempo Evelin giace al suolo e si sente leggera e in preda ad allucinazioni.. Il sudore aumenta, come se qualche malattia la stesse consumando...

Neanched davo ascolto agli insulti che mi stava dicendo il tizio,la mia attenzione è doncetrata su evelin che sta male,e che non posso "curarla" finchè non uccido quell'essere! Continuo la mia corsa vero la sua gola con il coltello ben stretto alla mano,per poi fare un piccolo balzo tentado di coglierlo un pò alla sprovvista per poi ucciderlo.

- MUORI SCHIFOSOOOO!!!!! -

- Spero solo di riuscire d ucciderlo,devo salvare Evelin! -